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Henri Rousseau (1844-1910) lavorava come dipendente all'ufficio doganale di Parigi, sognando di diventare un artista acclamato. All'età di 49 anni decise di fare un tentativo. All'inizio i suoi dipinti dai colori sgargianti e il tratto pieno che ritraevano la flora e la fauna di giungle esotiche furono respinti perché considerati infantili e semplicistici, ma grazie a uno stile unico e tenace, incontrarono presto il favore del pubblico. A partire dal 1886, Rousseau espose regolarmente le sue opere presso il prestigioso Salon des Indépendants e nel 1908 Picasso organizzò un celebre banchetto in suo onore. Malgrado sia conosciuto per le scene tropicali dei suoi dipinti, Rousseau in realtà non lasciò mai la Francia e trasse ispirazione da libri e riviste, dalle visite ai musei di storia naturale e dagli aneddoti degli amici ufficiali tornati in patria. Per le sue tele a olio, l'artista preferì una palette vivace, contorni nitidi e una sensualità languida e lussureggiante, come nel nudo sdraiato tra le foglie nella composizione Il Sogno. Ora Rousseau è un nome affermato della storia dell'arte, al pari di altri esponenti del post-impressionismo, come Cézanne, Matisse e Gauguin. Questa fedele introduzione ci accompagna alla scoperta di un talento sbocciato in età avanzata e della sua influenza in quanto eroe improbabile del modernismo.