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Italiano di origine, Lucio Fontana (1899-1968) fu scultore, pittore e ceramista, nonché padre fondatore dello spazialismo, un movimento di arte moderna appartenente alla metà del secolo scorso che accostava la sperimentazione artistica con i principi e le teorie scientifiche. Dopo i primi passi a Milano, Fontana si trasferì a Parigi durante gli anni '30, prese parte al gruppo Abstraction-Création e realizzò numerose sculture espressioniste in bronzo e ceramica. Negli anni seguenti raggiunse l'Argentina dove si dedicò alla stesura del Manifesto Tecnico dello Spazialismo, un gioiello modernista che avrà un forte impatto negli anni a venire, figlio del progresso postbellico e incentrato sulla sintesi prionieristica che univa arte, tecnologia e scienza. Tramite lo spazialismo, l'artista tentò di proiettare la forma e il colore nello spazio, in particolar modo con le celebri tele minimaliste lacerate o graffiate, come la serie Concetto spaziale, Attese. Questa fedele introduzione segue il percorso artistico e personale di Fontana, analizzando l'evoluzione delle sue idee avanguardiste, così come la loro profonda influenza sulla performance d'arte e l'arte concettuale.