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Fondata nel 1928 come una sorta di diario in presa diretta dal grande architetto e designer milanese Gio Ponti, domus è stata salutata come la rivista di architettura e design più influente al mondo. Con stile e rigore, si è occupata in maniera estensiva dei temi e dei movimenti stilistici più rilevanti nei settori del design del prodotto, strutturale, di interni e industriale. Questa ristampa dei numeri degli anni '40 raccoglie gli eventi di spicco di un decennio di distruzione e ricostruzione. Nonostante i bombardamenti sulla città di Milano, domus continuò a uscire durante buona parte della guerra, registrando lo zeitgeist nel settore del design in un periodo in cui, internamente, la rivista vide avvicendarsi diversi redattori e direttori tra il 1941 e il 1948, quando Ponti ne abbandonò temporaneamente il timone. Le pagine risalenti a questo decennio offrono articoli e approfondimenti su arredamento e design industriale moderni, nuove abitazioni prefabbricate, architettura accademica americana, i progetti di Carlo Mollino, Gian Luigi Banfi, Franco Albini, e Giuseppe Terragni, e la fioritura, nel dopoguerra, del cosiddetto design organico.