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La sua anima, felice di quell'abbracio, lo lasciava dolcemente, ringraziandolo per averla ospitata così a lungo. Sentiva freddo, cercava un corpo che la riscaldasse. Voleva rinascere, ma non dovunque. Dopo tanto travaglio, sentiva di potersi permettere un Mozart, una Martina. Oppure tutti e due, chissà: quando stavano insieme, fusi per sempre tra le note del Flauto Magico.