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«Lo studio della macroeconomia può essere suddiviso in tre modelli con orizzonti temporali diversi: il breve periodo, il medio periodo e il lungo periodo. Nel breve periodo la capacità produttiva del sistema economico è per ipotesi data e il livello dei prezzi può essere considerato fisso. Le quantità di beni effettivamente prodotte dipendono pertanto dalla domanda aggregata. Nel medio periodo i prezzi e i salari sono flessibili e pertanto le fluttuazioni della domanda aggregata tendono a influenzare i prezzi, oltre che le quantità. Il prodotto aggregato reale tende quindi a gravitare attorno al suo livello potenziale. La capacità produttiva del sistema è per ipotesi data anche nel medio periodo. Se la domanda aggregata eccede la capacità produttiva, aumentano i prezzi e i salari nominali, ossia si ha inflazione. L'inflazione, ovvero il processo di aumento dei prezzi, tende però a manifestarsi ancor prima che venga raggiunta la piena occupazione. La coesistenza tra inflazione e disoccupazione è uno dei problemi più controversi della macroeconomia: a tale problema sarà dedicata una particolare attenzione nell'ambito del presente volume. Nel lungo periodo la capacità produttiva può variare. La teoria della crescita si propone appunto di spiegare i fattori che ne determinano l'aumento. Nel modello di lungo periodo si trascura invece il problema delle fluttuazioni della domanda. Si può infatti ritenere che le fasi di espansione si compensino con quelle di recessione...» Dall'Introduzione