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Il romanzo racconta la storia di un conte proprietario di un fatiscente albergo che decide di farlo diventare un albergo museo di lusso: l'Alexander Museum Palace Hotel di Pesaro. L'albergo ha la particolarità di avere 63 stanze dipinte da vari artisti, i quali sono stati chiamati per dare il loro apporto creativo dipingendo ciascuno una stanza. Tre amici pittori (fra i quali due gemelli), protagonisti della storia, accettano, dall'istrionico e geniale conte Nani di lavorare per lui senza compenso, per entrare a far parte della rosa degli artisti selezionati. Durante la permanenza all'hotel per dipingere le loro stanze, i tre amici, più la ragazza di uno di loro, sono testimoni di fatti misteriosi ed inspiegabili nei quali vengono improvvisamente coinvolti. Il mistero si infittisce quando viene ucciso il povero pittore Antonio Pinto. Viene ingaggiato un ispettore di polizia per le indagini generali. Ma è una messa in scena ideata dallo stesso conte Nani, appoggiato da moltissimi complici da lui pagati, per inscenare un "reality", che diverrà un medio metraggio, dove l'arte supera la realtà e dove la finzione emula la realtà stessa e da essa partorisce. Ma con l'incalzare degli eventi, seguiranno fatti e situazioni surreali, in cui realtà e finzione, vengono nuovamente a mescolarsi in maniera contraddittoria, sino a coincidere con il confine paradossale di ciò che può, nei limiti, legittimare un'operazione artistica, aprendo quesiti e istanze senza apparente risposta.