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"I poeti di Tuscania" edizione 2022 non è soltanto una ristampa. È qualcosa si più. Per prima cosa è il libro come avrebbe dovuto essere nel 1988, anno della sua pubblicazione, se le condizioni materiali di realizzazione lo avessero consentito. I testi allora sacrificati, e ora collocati nella prima Appendice, tornano a far parte dell'organismo per il quale furono pensati e dal quale furono espunti. C'è dunque un aspetto di risarcimento dietro questa operazione. Ma è un solo corno della questione. Questo libro vuole essere l'omaggio ad una comunità, quella dei poeti a braccio tuscanesi, che aveva all'epoca già toccato il momento di più solida compiutezza e iniziava l'avvio della fase discendete della sua parabola. Infine, questo è un libro che raccoglie, in un certo senso, e mette in valore i talenti seminati con la sua prima uscita. Quello che dovrebbe essere chiaro, stando a quanto premesso, è che non stiamo licenziando una pura operazione di recupero archeologico utile esclusivamente a fini filologici. (Marco D'Aureli)