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Dall'autore di "Malachía" (Scritture, n. 7) una ricognizione densa di promesse intorno al tema del linguaggio: «Dare il nome alle cose è una forma di meta?sica. Il linguaggio crea enti che non esistevano prima ma che una volta emersi dal nulla sono reali come la natura alla quale vorrebbero riferirsi. Qui ancora non c'entrano le diverse lingue: Bait è uguale a Casa, House è identica a Spíti. Eppure non esiste un linguaggio che non passi attraverso la manifestazione di una lingua. Quel che viene dopo, secondo l'ordine logico, è la condizione di esistenza di quel che viene prima, le lingue che parliamo sono la manifestazione del linguaggio che ci permette di parlarle».