Tab Article
Durante la campagna di scavi del 2014 nella necropoli meridionale di Tharros, la Missione dell'Università di Bologna ha esteso il proprio campo di indagine a un nuovo settore del quartiere funerario, situato in corrispondenza dell'istmo che collega la collina di San Giovanni con il Capo San Marco. L'area, nota con il toponimo di Sa Codrio- la, è indicata in letteratura come sede di scavi ufficiali e clandestini effettuati a partire dall'Ottocento, nell'ambito di una tumultuosa stagione di ricerche prevalentemente finalizzate al recupero dei ricchi corredi tombali. Nonostante le ridotte dimensioni dell'area esplorata, i dati acquisiti sono di grande interesse ai fini della ricostruzione delle vicende che hanno riguardato questa porzione del centro del Sinis tra le età punica e romana. Nello specifico, lo scavo ha permesso di mettere in luce un lembo di necropoli databile tra il I e il III sec. d.C., destinato alla deposizione di infanti e subadulti e insistente su probabili livelli di discarica di epoca punica, derivanti da attività di lavorazione artigianale. I risultati fanno ipotizzare una progressiva dilatazione verso nord dello spazio riservato alla deposizione dei defunti.