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La vendetta. Luciano Cattaneo è un attempato agente di commercio che tutti chiamano il Grigio. È stanco ed apatico, con la sola prospettiva di trascinare una vita noiosa e triste, giorno dopo giorno più incolore. Disilluso e rassegnato, non intende impegnarsi per cambiare qualcosa nella sua vita personale e nella società. Tanti anni prima si era battuto per una società diversa militando nelle fila di Autonomia Operaia, ma gli eventi degli anni '80 l'avevano colpito duramente. Luciano e Zelda negli anni '80. Luciano Cattaneo viveva con Zelda, la ragazza che amava. Entrambi si erano resi responsabili di alcune modeste azioni illegali ma Luciano non volle mai andare oltre, non credendo che un'avanguardia armata potesse cambiare il corso della storia in Italia. Zelda aveva invece maturato l'idea opposta e si era avvicinata al gruppo di Aldo Vitali, uno dei killer di Iniziativa Rivoluzionaria. Luciano e Aldo, due personalità inconciliabili, due modi di fare del tutto diversi. Zelda si farà coinvolgere in una spirale di violenza e Aldo, nel frattempo catturato dalla Polizia, tradirà i compagni provocando la drammatica morte di Zelda e guadagnandosi l'odio imperituro di Luciano. L'incontro casuale tra Luciano e Aldo, quarant'anni dopo, riaprirà una ferita mai rimarginata e spingerà Luciano alla vendetta. La seconda vita di Aldo. Spiando la vita del suo antagonista Luciano scopre i traffici di droga di Aldo e il suo coinvolgimento in azioni criminali. Anche la vita di coppia di Aldo viene valutata e "sezionata" dal Grigio, il quale rafforza il suo sentimento vendicativo considerando che nessuno avrebbe sofferto per la morte di Aldo, il quale, oltre che spacciare stupefacente, è un "risolvi problemi" di un noto imprenditore. In questo contesto Aldo parteciperà all'occultamento dei cadaveri di due ragazze morte a causa dei bizzarri comportamenti del figlio dell'imprenditore. Il pubblico ministero e il processo. Le cose non vanno secondo i piani e Il Grigio finisce in carcere dove il Pubblico Ministero Letizia Brissoni, che tutti chiamano Mestizia per via dell'atteggiamento perennemente triste e imbronciato, cerca in ogni modo di far condannare Cattaneo. Il processo però, grazie anche a Lisciachiappe e Lori, i due collaboratori dell'avvocato, sarà ricco di colpi di scena, teso e coinvolgente. L'avvocato Suardi, arguto e dissacrante, non esiterà ad escogitare metodi difensivi ai limiti della deontologia professionale pur di evitare l'ergastolo al suo cliente.