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Michele è il medico di fiducia del duca Vittorio Amedeo I di Savoia e della moglie Cristina di Borbone. A Natale del 1632 il medico raggiunge un borgo della Val Sangone per trascorrere le feste con due sorelle. Michele riceve l'incarico di insegnare la "lingua dei segni" al figlio del principe Tommaso di Carignano. A Torino la duchessa Cristina, sorella del re di Francia Luigi XIII, è al centro dell'attenzione. Si dice che sia l'amante di Filippo d'Agliè. La Duchessa è incinta e chiede a Michele di aiutarla a dissipare ogni dubbio circa la paternità del figlio, ma le cose si complicano quando un misterioso delitto sembra dar credito alle maldicenze. Durante la campagna militare del 1637, il duca Vittorio Amedeo I muore, vittima delle febbri malariche (o del veleno nemico). Si apre un nuovo capitolo della storia sabauda: la vedova si proclama reggente in nome del figlio minorenne. Seguirà la guerra civile, voluta da una parte della nobiltà capeggiata dai fratelli del duca defunto. A Torino torna la pace. Con la morte di Richelieu e di Luigi XIII, la Francia non rappresenta più un pericolo. Passano degli anni, Michele decide di ritirarsi e scrivere le sue memorie.