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Per la prima volta tradotta in italiano in versione integrale, la prima opera del tedesco Rudolf Hagelstange è una raccolta di sonetti di grande intensità e con una storia editoriale suggestiva. Nel 1939, infatti, Rudolf Hagelstange viene chiamato alle armi nell'esercito nazista e destinato alla redazione di un giornale per le truppe prima a Parigi, poi a Roma, infine a Venezia nel 1944. È nella provvisoria e surreale pace estiva della laguna che nascono i primi sonetti del "Credo Veneziano", opera in cui il poeta cerca di tradurre in versi i suoi ideali di libertà e la sua contrarietà al regime e alla guerra. Il "Credo" viene fatto circolare in copie ciclostilate fino ad arrivare nelle mani dell'editore Mardesteig di Officina Bodoni che decide di realizzarne un'edizione di 155 esemplari. Come tutti i militari che hanno lavorato nella propaganda nazista, anche Hagelstange viene imprigionato dalle truppe Alleate, ed è proprio grazie all'aiuto dell'editore veneziano e a questo pagine pacificiste scritte in clandestinità che viene liberato. Con uno scritto di: Carlo Vita.