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La vita sociale del genovese Sebastiano non va oltre metodiche colazioni al bar e qualche battuta con i nuovi vicini di casa, una famiglia composta da due litigiosi genitori e Alessandro, il figlio undicenne con il quale stabilisce un rapporto di crescente sintonia. Mentre la sua attività di compravendita di acciaio è ostacolata dai dazi introdotti dall'Unione Europea, Sebastiano sviluppa un interesse ai confini con l'ossessione verso l'area della città colpita dalla tragedia del 14 agosto. Spronato dall'amico Matteo, un romagnolo dalla condotta imprevedibile, intravede uno spiraglio di riscatto non solo professionale nell'appalto per l'assegnazione dell'acciaio destinato alla ricostruzione del ponte. «Cosa posso desiderare di più dalla vita che fornire tremila pezzi del mio prodotto preferito al nuovo ponte della mia città?».