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Nel brano intitolato "Le passanti", Fabrizio De André dipinge storie d'amore mai nate, attimi di straordinaria intensità consumati in un gioco di sguardi, in una parola non detta, in un gesto mancato. In ogni strofa è narrato l'incontro impossibile con una donna incrociata per caso durante un viaggio, intravista al di là dei vetri di una finestra, riconosciuta in un irripetibile istante nella sua infelicità di moglie, condannata a vivere null'altro che "ore deluse" accanto a un uomo "ormai troppo cambiato"; ciascuna di queste strofe germoglia in un racconto, una possibilità tra milioni di altre dedicata, come la canzone, "ad ogni donna pensata come amore, in un attimo di libertà".