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Il racconto di un legame straordinario tra una famiglia italiana e una curdo-siriana nel fango dei campi profughi tra Grecia e Macedonia. Un libro attuale, denso, umanissimo. Fabio è un giornalista. Racconta alla radio i drammi dell'umanità in fuga dalle guerre. In queste pagine rivive insieme al figlio adolescente il suo andare e tornare nei campi profughi in Grecia, tra le la disperazione di Idomeni Camp, di Eko Station, di Kalochori, non-luoghi che ospitano chi è alla ricerca disperata di una nuova terra. Tra immensi grovigli di tende, immerse nel fango, Fabio incontrerà la famiglia Hassan, i volti, le mani, le parole, le abitudini di una famiglia curdo siriana in fuga dalla guerra. Poi Fabio fa un passo in più. Da spettatore si fa attore di una nuova narrazione, tornando su quei luoghi con i suoi cari perché vedano, perché capiscano, perché si facciano occhi per tutti. Questo libro è la storia di un incontro di due padri, di due famiglie, di bambini e ragazzi con tutto il carico di umanità che l'eccezionalità della situazione sprigiona. Prefazione di Gaetano Savatteri.