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La solitudine, il senso di vuoto, le paure che ritornano, accompagnano sempre, anche quando la vita appare solida, robusta, fluttuante. Ci si può guardare negli occhi. Occhi umidi, increduli. Insopportabili sono allora i silenzi, le parole che vorrebbero uscire ma che non ce la fanno. Dialoghi mancati. L'inquietudine sale, si espande, spegne le voci, fa abbassare gli sguardi. Cos'ha questo mondo che non riesce a far funzionare più nulla di profondamente utile all'umanità? Questi racconti di Rosa Filardi tentano di oltrepassare il livello psicologico della narrazione incontrando il lettore esattamente nel luogo dove non credeva di stare.