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Nel 1860, in un'Europa instabile e disuguale non dissimile all'attuale, Mazzini pubblicò il "libretto", così lo definì, Doveri dell'uomo. Un messaggio costruttivo e progressista, laico e profondamente etico. Appare oggi attuale e vitale nel riaffermare il bisogno di un senso di appartenenza e coesione sociale laddove pesanti nubi di egoismo, edonismo e autoreferenzialità si addensano sul presente. Tale concretezza è anche la ragione della sua modernità, nonché della sua incredibile diffusione - ha venduto un milione di copie tra 1860 e 1960 - e dell'influenza che ha avuto in diversi angoli del pianeta.