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Il fenomeno pandemico si sta rivelando un non comune detonatore teoretico: un iperoggetto capace di stimolare in maniera straordinaria la riflessione, ponendola al cospetto di evidenze poco visibili in un contesto "normale". Forti di un tale assunto, le riflessioni contenute in questo volume - sospese tra «metafisica e giornalismo» - trovano il proprio Leitmotiv in un tema classico del discorso filosofico: la tecnica. Rispetto alla vicenda pandemica, la tecnica emerge come un'opzione sempre più necessaria - potenzialmente destinale - per un mondo globalizzato. La prima parte del volume - il diario pandemico - presenta degli esempi di giornalismo metafisico, che della pandemia si servono a mo' di occasione per riflettere su alcune movenze circoscritte del nostro tempo. La seconda parte consta di un esercizio di metafisica giornalistica. Due saggi, volti a cogliere le linee di fondo della società pandemica: una cornice nella quale una pandemia diventa un rischio congenito. La società pandemica come prodromo per l'avvento di una «cosmo-tecnica».