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Scritto nel 1945, a guerra non ancora finita, il libro di Guglielmo Petroni racconta i trentatré giorni di prigionia trascorsi dall'autore nelle mani degli aguzzini nazifascisti tra il 3 maggio e il 4 giugno 1944. Annoverato tra i capolavori della letteratura resistenziale, "Il mondo è una prigione" è in realtà un classico senza aggettivi, un testo che continua a parlare ai lettori di oggi con la stessa forza che colpì chi lo ebbe tra le mani quando uscì, per la prima volta in volume, nel 1949. Prefazione di Goffredo Fofi.