Tab Article
Giorni da beoni è un susseguirsi di brevi storie fantasiose concatenate tra loro da un fil rouge narrativo. Tante pagine di aneddoti fervidi di battute, gags, barzellette, sketches, situazioni e riflessioni di un modus vivendi tra il reale e il surreale che sfociano nel nonsense umoristico (strizzando l'occhio nella forma al grande Romano Bertola, uno dei più grandi battutisti italiani; apprezzato e compianto autore musicale, pubblicitario e umorista torinese scomparso il 7 novembre 2017). L'elemento centrale del filone narrativo, sia pure in frammenti giornalieri in forma diaristica, è Badòla, un esilarante baròt-giornalaio sessantenne di umili origini liguri ed ex pescatore, spesso ubriaco, un po' ciula e cornuto-contento di una moglie giovane e bella. Ad ascoltare i suoi racconti, i suoi lamenti, i suoi sfoghi e le sue vicissitudini spesso paradossali, c'è da contraltare l'amico a fargli da spalla (spalla anche sulla quale piangere e appoggiarsi nei momenti peggiori e cioè quasi tutti) Adamo Calembour, scrittore umoristico di sangue nobile ma di non altresì nobile animo, poiché sprovvisto di quel tocco deamicisiano che sarebbe di sostenimento e conforto al disgraziato Badòla.