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«Durante le mie frequentazioni dell'area paullese (per il fatto che per tanti anni avevo usato il laboratorio per la lavorazione del metacrilato di Michele Moro) avevo trovato la più piccola cascina della campagna lombarda: due locali (uno sull'altro) in un unico corpo fatto di ciottoli di fiume composti a spina di pesce, una cascinetta accatastata con il nome di "Cascina zanzare", ai bordi della più antica riserva di caccia dei conti Agliardi di Bergamo, lungo il fiume Adda. La casetta è su due piani: una camera sotto (cucina-pranzo-soggiorno, piccolo bagno nel sottoscala) e una camera sopra (stanza da letto e studio). Io stavo spesso sopra a lavorare, mentre sentivo Aurelia che preparava da mangiare, non c'era nient'altro intorno a noi.»