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Franco Dino Lalli rappresenta in "Sangue e fiori" una raccolta di poesie altamente comunicativa ed evocativa, donando una lettura che crea una forte connessione con i ricordi, con la tradizione e, soprattutto, con la religione. L'autore riesce a conferire alla raccolta un ritmo scandito, intimo, senza aver paura di mostrare tutto se stesso e il suo sentire sotto ogni sfaccettatura, compresa quella meno ridente del pessimismo. "Sangue e fiori" offre una poesia d'altri tempi, fortemente consapevole, tanto che la raccolta è appunto divisa in due sezioni: "La memoria tradita" e "La rosa infinita"; questo espediente permette di avere un approccio diverso alla poesia di Lalli, uno più pragmatico e uno sognante. L'autore non fa altro che offrire e offrirsi, lasciando al lettore la decisione di interpretare, percepire e avventurarsi in questo mondo sconosciuto, un mondo fatto di ricordi, sensazioni, emozioni, di non detti che entrano sotto pelle, che possono portare alla memoria le frasi di un padre, di un nonno, di un fratello o di un caro amico.