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Mons. Giuseppe Di Falco, Vescovo cattolico, considera la poesia come un tempio di accoglienza per tutti e tutto, fino alla sublimità della preghiera. Egli trova, nella spontaneità della parlata in vernacolo, i frutti della sua esistenza e scava nei segreti dell'anima. La sua conoscenza biblica, attraverso gli studi e la fede, crea, spesso, nella sua poesia, una vera e propria preghiera e una delicatissima lirica. Così, tra l'altro, il poeta guarda alla umanità in cammino e alle sue cose più suggestive, in cui la lirica poetica sembra materializzarsi. Il titolo dell'opera: Sintème è l'invito del poeta all'ascolto, di cui, forse, la nostra società ha perso il senso.