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Chi potrebbe essere Agamennone oggi? Chi Clitennestra? Chi Oreste? Chi Egisto, Elettra o Cassandra? Quale città accoglierebbe i femminicidi che caratterizzano questa tragedia senza sprofondare nella barbarie di un passato inaccettabile? I miti antichi, le ragioni delle loro intenzioni, colpe e verità, vanno svelate, indicate ed esteriorizzate nuovamente per tornare al vaglio del nostro giudizio. Pretendono destini nuovi, maschere, ritmi musicali e coreografie nuove. Chiedono agli uomini e alle donne del XXI secolo un nuovo ascolto, parole esposte al sole che, a partire dal testo, mettano in movimento i loro "sembianti", cioè la voce, i corpi degli attori e delle attrici in maniera chiara, poetica e adeguata ai tempi in cui viviamo per tornare ad emozionare e dialogare col pubblico. Come ha ripetuto più volte Tonino Guerra «nel cinema e nel teatro occorre sempre l'idea di un pubblico, cioè il lettore, l'ascoltatore che completi quello che l'autore, l'attrice o l'attore semplicemente annunciano». Oggi più che mai abbiamo bisogno di conoscere chi ci ascolta, dell'apporto di chi ci guarda, dei suoi dubbi, delle sue verità [dalla nota introduttiva di Walter Valeri]. Con saggio di Caterina Barone.