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Con l'espressione "mercato unico digitale", come è noto, si fa riferimento ad una strategia introdotta dalla Commissione europea con una Comunicazione del 2015 (Strategia per il mercato unico digitale in Europa, Bruxelles, 6 maggio 2015, COM(2015) 192 final).Con detto atto, l'esecutivo perseguiva l'intento di un esteso piano di riforme legislative dirette a regolamentare, in maniera integrale, il funzionamento dei servizi digitali nel mercato interno. Il programma era, indubbiamente, ambizioso. Gli atti che il Consiglio ed il Parlamento europeo avrebbero dovuto attuare nel corso degli anni successivi apparivano, infatti, alquanto articolati. Essi comprendevano, in via esemplificativa, un'estesa protezione dei dati personali, la lotta contro le pratiche di geolocalizzazione, l'uniformazione delle condizioni di accesso ai servizi digitali su tutto il territorio dell'Unione, l'introduzione di forme di responsabilità per i gestori delle comunicazioni sulle piattaforme online, la previsione di specifici mezzi di protezione della concorrenza a favore degli operatori che offrono i propri servizi sulle piattaforme online.