Tab Article
L'audace impresa di un piccolo gruppo di giovani nel cuore della Repubblica di Salò, nel marzo del 1945, portò alla liberazione di un comandante partigiano e contribuì al tracollo psicologico dei militi della Guardia del Duce e dello stesso Mussolini. Lo smacco fu inferto nel giorno del ventiseiesimo anniversario della fondazione del fascismo e risuonò come un severo avvertimento sulla vicina resa dei conti. L'azione fu condotta, nella più nota roccaforte della Rsi, da un commando delle Fiamme Verdi, di estrazione cattolica, in un'ottica obiettivamente divergente dalle teorie e dalle pratiche dell'attendismo diffuso in alcuni settori della Resistenza. Nel vivo della lotta, Luigi Ferretti, arciprete mitrato del Duomo di Salò, intervenne pubblicamente parlando di un'«impresa leggendaria nel suo assieme, non meno che nei particolari», anche se in seguito saranno in molti a voler dimenticare... Attraverso documenti e testimonianze inedite, Silverio Corvisieri restituisce la giusta dimensione a un'azione partigiana a tutti gli effetti eccezionale, ponendo così fine a un colpevole oblio storico e istituzionale.