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L'Autore, magistrato, noto studioso e promotore del diritto umano all'ambiente, anche nella dimensione internazionale, offre una visione retrospettiva, libera ed indipendente, dell'evoluzione della cultura ambientale e si domanda per il futuro quale modello di governance globale per l'ambiente sia necessario. Secondo l'Autore, a fronte di una grave ed accelerata crisi ambientale globale, vi è il rischio di un pericoloso adattamento, senza rimuovere le cause, confidando ancora nell'inesauribilità delle risorse e nell'onnipotenza della tecnica. Viene riproposta la filosofia dei doveri umani, la loro universalizzazione, il coinvolgimento dei Governi e della Comunità internazionale, per una risposta comune ed urgente alla crisi ambientale ed una transizione anche istituzionale per il governo mondiale dell'ambiente. L'esperienza della pandemia globale da Covid-19 invita ad umiltà e realismo e ad uno spirito nuovo di collaborazione e solidarietà, perché costituisce un esempio di nuovi rischi a cui l'umanità va incontro ed un forte richiamo a considerare la salute umana intimamente legata a quella dell'ambiente comune.