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Il pensiero politico e la storia americana, dal Settecento a oggi, presentano una moltitudine di forme, figure e momenti davvero straordinari, e spesso ignoti in Europa. Nel dilemma tra centralismo e decentralizzazione, tra statalismo e libertà individuali, tra chiusura e apertura verso il resto del mondo, nella continua ricerca di una identità peculiare "americana" che la distingua dal Vecchio Continente, la filosofia politica, la mentalità, il "genio" dell'America si trovano spesso lacerati. Questo libro tratta di molte figure-chiave nello sviluppo intellettuale e politico americano dall'età dei Fondatori, John Dickinson e Richard Henry Lee, contemporanei di Jefferson, a George F. Will, anima del pensiero conservatore americano contemporaneo più puro. In mezzo, tante altre figure, di scrittori come Dunn, difensori della schiavitù come Fitzhugh, diplomatici inviati nell'Italia risorgimentale come Daniel. È un affresco composito, irregolare, ed estremamente affascinante, che ben riflette le infinite anime morali e intellettuali degli Stati Uniti d'America, con occasionali incursioni nel Centro e Sud del grande continente, che è l'estremo Occidente del mondo.