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Mirti è il sogno, la leggerezza inseguita tutta la vita. Quando Valerio la incontra il sogno divampa, ma come tutti i sogni fluttua tra l'ombra e la luce, tra la realtà e l'illusione. Si scatena così, per Mirti e Valerio, un'assillata rincorsa alla ricerca di una conferma che li porterà a sperimentare di tutto, a sfidare l'ambiente che li circonda e se stessi. Si spingeranno oltre l'immaginabile, pur di trovare un punto fermo che possa dare stabilità e certezza al loro incontro, che possa assicurare uno spazio etico, estetico e morale condivisibile alla loro storia d'amore. L'irrequietezza dei protagonisti prende corpo capitolo dopo capitolo e la scrittura volutamente accompagna questa ricerca, trascinando il lettore nei dubbi esistenziali irrisolti della giovinezza: è peggio tradire una moglie, un amico, una promessa, un impegno o se stessi? "Un giorno ti dirò dell'amore" coglie l'insicurezza e la vulnerabilità che caratterizza quasi sempre i sentimenti umani e li proietta in un contesto sociale che li ingloba e li riduce a quell'ammasso indecifrabile che comunemente chiamiamo normalità.