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Esule, diplomatico, cortigiano e umanista, Bartolomeo Cavalcanti rappresenta in pieno la figura dell'uomo di lettere e di negozio tipica della prima età moderna. Allievo di Machiavelli e scrittore stimato, egli è stato altresì uno fra i maggiori protagonisti del fuoriuscitismo repubblicano fiorentino del XVI secolo. Al centro di un fitto scambio di dispacci, opere, libri, denari e soldati, Cavalcanti è stato però, prima di tutto, un ambasciatore in esilio, che utilizzò canali paralleli, informali e sovente segreti, costruendo reti articolate di comunicazioni e assistenza economica tra l'Italia e la Francia. Questo volume costituisce la biografia completa del personaggio, le cui vicende consentono di indagare sulla nascita e la formazione di una repubblica fiorentina in esilio, nonché di ricostruire il piano delle dinamiche geopolitiche in atto tra gli Stati italiani e le potenze continentali all'interno di quello straordinario scenario rappresentato dalle «horrende guerre d'Italia». Un capitolo di storia non istituzionale ancora oggi poco noto, che permette di affrontare temi e questioni che caratterizzarono l'Europa della prima metà del Cinquecento.