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I primi venti anni del Duemila presentano alle generazioni giovanili, figlie del Secondo millennio e neofite del Terzo, un mondo formulato su di una serie infinita di situazioni emergenziali apparentemente al di là della capacità di risoluzione delle stesse da parte del semplice cittadino. La frenetica attesa del "futuro meraviglioso" è stravolta in smania di preoccupazione e incertezza. Le maestose istituzioni, che a voce garantiscono pace e prosperità, legiferano su cavilli tecnici e accrescono le tensioni interne ed estere. Partendo da una panoramica internazionale, dunque italiana, di tali aspetti, il testo delinea un vademecum di proposte affinché cessi il sentimento di dispersione delle fasce più giovani (e non solo) della società e riaffiorino invece i valori di curiosità, interesse e collaborazione per la creazione di nuovi spazi di dibattito che contrastino il declino della vivacità culturale che contraddistingue la comunità nostrana.