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Viviamo un tempo in cui Cesare sta iniziando ad introdursi nella gestione delle chiese per poterne controllare e regolare le pratiche (e presto anche il credo). A Cesare quel che è di Cesare, ma daremo solo a Dio quel che è di Dio? Tutti coloro che sono determinati a dimostrare la loro fede con le loro opere si staranno accorgendo che rimanere fedeli spesso purtroppo deve voler dire separarsi da coloro che invece hanno accettato e accetteranno con Cesare compromessi sempre più inaccettabili. Io dico che questo tempo è un tempo di prova e di discrimine, ma anche di opportunità. In questo libro vi invito a vivere quello che sta accadendo come un'opportunità di poter ritornare pienamente ad alcune pratiche di chiesa dimenticate o neglette, ad alcune tradizioni apostoliche neotestamentarie riguardanti il modo di incontrarci e stare insieme come chiesa che furono pensate da Dio e ci furono lasciate dagli apostoli perché tra noi l'unità si fortifichi, l'amore cresca, e il Signore sia glorificato.