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Ricercare ed educare in ottica neuropedagogica significa far proprio un nuovo sguardo sull'essere umano, sul suo percorso di formazione e costruzione della personalità, ed essere in grado di osservare i fenomeni relativi allo sviluppo della persona considerandola nella sua interezza di mente e corpo, interazione tra natura e cultura, un tutt'uno inscindibile. La pedagogia, in quanto scienza dell'educazione dell'uomo lungo tutto l'arco della sua vita, alla luce della dialettica del biologico e del sociale, è chiamata a ricercare ed offrire nuove soluzioni e nuove strategie educative in grado di superare approcci tendenti a ridurre l'essere umano al risultato delle sue prestazioni per racchiuderlo in sterili etichette che nulla raccontano sulla sua storia, sul suo percorso di vita, sulla storia del suo cervello, del suo corpo e delle sue mani in relazione con l'ambiente esterno e con le altre persone. Coltivare uno sguardo neuropedagogico sulla persona vuol dire ricostruire un'alleanza di approcci pedagogici, neuroscientifici e sociali poiché, come denuncia Maria Montessori, "il nostro mondo è stato lacerato ed ha ora bisogno di essere ricostruito"; una simile opera di ricostruzione non può che ripartire dall'educazione, in particolare dall'educazione del bambino perché in lui si costruisce l'uomo, e di conseguenza la società.