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Le "fughe della mente", che possono definirsi delle piccole follie, permettono di evadere dalla condizione del dover essere savio imposta spesso dalla vita e dalla propria professione o arte. Quando queste follie si concretizzano in versi, che si condensano in rime, nascono componimenti poetici in cui riflessioni personali, pensieri e stati d'animo delineano un percorso quasi catartico che conduce a una conclusione che porta con sé un messaggio schietto e lapidario velato e protetto dalla magia della poesia. Così come le "fughe della mente" possono seguire molteplici direzioni, allo stesso modo le tematiche affrontate nei componimenti della silloge spaziano in diversi ambiti con i versi finali di ciascuno o con le sentenze degli aforismi che, come una puntura di spillo dritta all'anima, mirano a colpire nel segno prima che l'attimo di follia si esaurisca e lasci il posto alla necessità di tornare a essere savio. Con le sue piccole "follie in versi" l'Autore intende esprimere il suo personale punto di vista e la sua visione della vita, con le rime che forse sono il miglior modo con cui la mente di un savio può perdersi.