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All'eletto Fratello che persevera nella difficile costruzione di se stesso, riesce davvero difficile tollerare la superficialità e la pigrizia conoscitiva dei profani e dei Fratelli materialisti, a cominciare dai Maestri. Di questi ultimi quel Fratello ancora disapprova la sufficienza e l'arroganza, mai simpatiche e mai vicine alla simpatia. Dal canto loro quegli stessi Maestri, purtroppo sordi ai richiami dell'ignoto, s'irrigidiscono e mostrano perplessità di fronte all'audacia degli esoteristi: i quali, come volessero rinunciare al certo (visibile) per l'incerto (invisibile), e preferissero camminare nella notte anziché di giorno, mostrano spiccate affinità con l'occulto! Eppure l'Iniziazione esige proprio questo: che l'iniziando s'incammini in un mondo ignoto e tenebroso, immateriale, nel quale gli occhi fisici sono insufficienti anzi inutili, per non dire nocivi! Infatti gli occhi vedenti, necessari per avanzare verso la Conoscenza di quell'oscuro mondo iniziatico, sono quelli dell'anima e dello spirito: quanti Maestri, sono in grado di accendere nell'iniziando la sensorialità immateriale?