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La sociologia, nella nuova era della società informazionale e dell'infosfera, dei social media, dei social network, delle profilazioni, delle echo chamber, delle filter bubble, dei dati biometrici, dell'Internet delle cose (IoT), dei Big Data, dell'Artificial Intelligence, del Machine Learning, è già in coma profondo e sta per morire (se non è già morta!). Quanto banali e inutili stanno per diventare alcune superficiali indagini quantitative (o lo sono già diventate?)! Ma i sociologi si rifiutano di crederlo e si oppongono, fatalmente, a un radicale ripensamento della sociologia. Il presente e il futuro della sociologia e dei sociologi dipendono da una corretta comprensione della "genealogia della morale, del diritto e della scienza", a partire dalla critica del concetto weberiano di avalutatività. «Di fronte a un genio, vale a dire un essere che procrea e partorisce prendendo entrambi i termini nel loro significato più alto - il dotto, lo scienziato medio, ha sempre un qualcosa della vecchia zitella [...] In effetti si riconosce ad entrambi, al dotto e alla vecchia zitella, come risarcimento, la rispettabilità» (F. Nietzsche, Al di là del bene e del male.)