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"Immaginandomi intorno al braciere ad ascoltare le storie di serresi - laici e preti - del passato, mi auguro di fare cosa gradita al mio piccolo pubblico con il quale voglio condividere quello che ho avuto la fortuna di ricevere da veri pozzi di quella "serresità". Oggi le sagrestie delle nostre chiese saranno senz'altro prive del braciere; ma chi, come me, ha la fortuna e il privilegio di sostarvi dentro parlando con sacerdoti e anziani serresi, può stare certo che da quelle sacre mura non si esce senza aver imparato qualcosa di prezioso sulla storia, sull'arte e sulle tradizioni di Serra. Le cose che ho deciso di raccontare - nel mio stile che spero possiate trovare semplice e scorrevole - sono fatti selezionati accaduti per lo più nell'arco di tempo racchiuso tra due eventi naturali tragici per la storia di Serra San Bruno: il terremoto del febbraio 1783 e l'alluvione del 21 novembre 1935. Questo perché ritengo si possa, anzi si debba, riprendere un giorno questo lavoro aggiornandolo, partendo dal periodo immediatamente seguente il "diluvione"".