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La parola Tèrata, che dà il titolo a questo libro, è un termine greco che abbraccia l'idea di "prodigioso", di "mostruoso", sia nel senso positivo di esaltazione di forze vitali, sia in quello negativo di aberrazione che deprime la vita. Questo secondo senso caratterizza il Mondo moderno che, però, si maschera da fenomeno benigno, mite, tollerante: attributi, questi, la cui falsità si vuole qui denunciare. Abbiamo affidato la custodia del Meraviglioso racchiuso nel primo senso di tèrata a due "prodigiosi" bambini, Arianna e Alessio, perché crediamo che la loro stupefacente vitalità funga da antidoto al vuoto che va disfacendo ovunque il valore dell'esistenza. Notiamo infine che qui, come in Parafernalia, ci siamo liberati di un'esposizione sistematica.