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"Una cordata di finissimi versi dedicata al più sublime e sfuggente dei sentimenti umani, l'Amore, appunto, che in questa raccolta viene inquisito in lungo e in largo, protagonista qual è della bellezza e mistero della vita, timone del suo divenire. Fin dal primo componimento si apre un sipario d'immagini che rimandano ad una congerie d'emozioni, emozioni che evocano suoni, fruscii, scrosci di pioggia, un alitare di brezze lontane. E infine la bellezza, verità ultima delle cose che ci sovrastano, anche quando il pensiero assorbe tutto il nero dei momenti meno sereni. È una poesia schietta, questa, senza ambivalenze o contorti deragliamenti in direzioni di pensiero che vanno oltre il tema trattato. La poesia del resto non racconta favole sul proprio vissuto, ma istantanee di profili quasi sempre limpidi e reali, fissi nelle retrovie della memoria, perché l'artigiano del verso sa cesellare con precisione i contorni delle esperienze forgiate dal proprio tempo, e non indulge in eufemismi. Si intuisce in questa raccolta il 'bisogno' di verità, la sete di luce che traspare dal verso, resi espliciti anche dalla citazione di Virginia Wolf: "Troppo spesso le parole sono state usate, maneggiate, rivoltate, lasciate esposte alla polvere della strada..." (Un estratto della prefazione curata da Virginia Murru).