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"Vento di nuove speranze" romanzo scritto durante la seconda fase della Pandemia da coronavirus e conseguente disagio economico - sociale del nostro Paese. Attraverso una storia d'amore l'autore mette in risalto pregi e difetti della società italiana. L'Italia è percossa dalla Pandemia. Colma di problemi sociali, si valutano indispensabili quelle riforme già richieste dalla Comunità Europea e che abbiano come specifico programma rettitudine e raziocinio nella redistribuzione della ricchezza nazionale oltre ad una semplificazione non solo delle funzioni ma anche un riassetto generale delle responsabilità nei numerosi apparati della Pubblica Amministrazione. L'autore si fa promotore di un reale rinnovamento collettivo con determinazioni a costruire una Società senza indigenza e povertà nel pieno rispetto della persona umana. Il centenario della morte del nostro Dante possa essere propulsivo per una tangibile rigenerazione. L'umanità, secondo il pensiero dello scrittore, non ha futuro se le autorità intellettuali sia laiche e religiose non mirano ad una Società che pur essendo diversamente stratificata, non ha come fondamento il Bene Comune e la minima garanzia esistenziale per la persona umana.