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«Basterebbe solo il fatto che Robert Sheckley ne abbia scritto una partecipata introduzione, per fare di Pane, Burro e Paradossina uno dei più rilevanti esempi di presa di coscienza dell'enorme guazzabuglio in cui ci troviamo e delle infinite possibilità di uscirne, così; come di rimanervi invischiati. Pane Burro e Paradossina non è quindi un romanzo di fantascienza (anche se ne ha tutto l'aspetto), ma un saggio di carattere epistemologico sulla realtà. Cari lettori, non fatevi trarre in inganno dal fatto che voi stessi (cioè James Vagabond) vi troverete coinvolti in situazioni cyber-angeliche, con lumache parlanti, in concorsi di bellezza galattici e rigurgiti di spaziotempo. Concentratevi sulla missione di James Vagabond. Non fuggite! È anche la vostra missione, che ovviamente è la metafora di un'altra missione. Allora, è tutto chiaro? Il tema è la realtà (la quale risulta essere leggermente più espansa delle nostre abituali concezioni), la missione è la vita. L'obiettivo della missione è così segreto che sembra che nessuno sia in grado di fornirci un dato affidabile, eppure la missione va portata a termine.»
