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Fantasia e realtà hanno un'unica dimensione nel tessuto narrativo di questo racconto. Appartengono a quel genere di connessioni - qualcuno le chiamerebbe quantiche - che legano le emozioni e i sentimenti. Calò, un bravo pasticciere siciliano, che vive la sua solitudine lavorativa in compagnia dei suoi pupi, si lascia prendere da queste emozioni. E creando i suoi pupi di zucchero vi insuffla l'anima, lo spirito stesso della vita. È il suo amore a dar loro la vita. E così è con la Pupa Angelica, che lui di giorno crea con le sue mani sapienti e la sua sconfinata passione e di notte, questa, si scioglie scomponendosi nel viso. Cosa accade? Quando ci innamoriamo questo strano e meraviglioso fenomeno diviene capace di riorganizzare i processi fisiologici del nostro corpo attraverso le dinamiche quantiche che si agitano dentro e fuori di noi. Calò non riesce a capire il motivo per il quale nonostante si occupi con solerzia della sua pupa, questa sia refrattaria a ogni tipo di manipolazione e sentimento. Ma nel mondo della fantasia succedono cose inaspettate.