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"Il romanzo Laura di Aldo Belladonna ha scelto questo mondo per raccontare la storia di famiglie e personaggi tra loro legati. Non ci sono avventure mirabolanti perché in questo romanzo è la quotidianità a prevalere. La narrazione si apre in un ristorante dove la famiglia del titolare, con pochi fidati collaboratori, si è fatta un'affezionata clientela. Ma quella sera accade qualcosa. Il titolare, Carlo, si sente male e stramazza a terra: infarto. A nulla vale l'intervento dei medici. Laura, la moglie, si trova così da sola, con le figlie, e si sente un po' perduta. Ma la vita continua e al lutto si intrecciano amori e speranza per il futuro e la ferma determinazione a non lasciarsi abbattere dalle circostanze. Nel 2020 questa resilienza è stata messa a dura prova; però, esattamente come in queste pagine, la vita è continuata. E, ma si vedrà solo nello svolgersi della trama, non tutto il male viene per nuocere, che, non a caso, è il sottotitolo del romanzo. L'ambiente della narrazione è dunque la Milano che produce e che lavora, descritta più volte con ricchezza di dettagli. Un cenno particolare lo merita anche la struttura del racconto, che alterna fasi narrative a inserti poetici, che sono poi vere e proprie riflessioni. L'autore, dunque, pone su due piani la narrazione e l'aspetto interiore e filosofico, affidato alla poesia." Marco Delpino - giornalista e scrittore.