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"Cento ragioni per essere demorandomcratico" l'ultima fatica del prof. Cosmo G. Sallustio Salvemini. Pubblicato per celebrare il trentennale della fondazione del giornale "L'Attualità", il periodico salveminiano. Saggio pregevole, di squisita fattura, illustra il panorama politico italiano dall'epoca post risorgimentale fino ai giorni nostri. L'Autore, dalle capacità analitiche straordinarie, mostra il suo rammarico per una democrazia che ha perso il suo significato più profondo, andando a confinarsi nelle pieghe dell'immoralità umana in animi irretiti dalla bramosia di potere. La politica italiana è strutturalmente e storicamente clientelare. Attraverso i secoli tale fenomeno ha avuto facce diverse a seconda del contesto socioeconomico in cui avveniva. Quindi, in un primo momento, dalla forma più classica di clientelismo si è passati ad una tipologia di corruzione concretizzata in scambi di vario tipo. Probabilmente questo avvenne perché erano mutate le condizioni della nazione. Il benessere acquisito e la continua spinta a conquistarsi il potere misero in moto e incrementarono delle forme corruttive che si rifletterono su tutto il panorama italiano, gettando il Paese in una serie di scandali che a distanza di tempo si ricordano con molto dolore. Della democrazia di Pericle, nella quale si affermarono i due principi fondamentali: l'isogonia e l'isonomia, è rimasto solo un vago ricordo, chissà se i nostri governanti ne abbiano mai sentito parlare? Prefazione di Franco Ferrarotti.