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1969. La vita di Lina, meticolosa ventunenne iscritta al secondo anno dell'università di lettere e filosofia, viene duramente messa alla prova da un evento inatteso: la morte del padre Luigi, causata da un collasso cardiocircolatorio. Agricoltore instancabile, stimato in tutto il paese per la sua onestà, genitore severo ma orgoglioso della figlia studentessa, con la sua scomparsa la ragazza è costretta a chiedersi da dove ricominciare per sorreggere in equilibrio la modesta esistenza sua e della madre, a corto di risorse finanziare. Lina è emersa dal mondo contadino di cui ricorda con affetto quell'infanzia allietata da natura, colori e profumi della campagna, ma ora le tocca sospendere gli svaghi culturali e gli amici dell'ambiente universitario per concentrarsi sulla ricerca di un impiego, complicata dalla scarsa utilità che le sue conoscenze accademiche possono rendere agli imprenditori, disposti ad assumere solo personale già formato sul campo. Da ragazzina appassionata di cinema e teatro, ancora sofferente per la fine della prima storia d'amore vissuta, per la morte prematura del padre e l'allontanamento dai fratelli, Lina diventa ben presto una piccola donna, in grado di provvedere a se stessa e a sua madre grazie alla vincita di un concorso per dattilografa e al conseguente impiego svolto presso un ente pubblico dall'ambiente arido. Col tempo, Lina ridà fiducia all'amore e diventa moglie e madre di una bambina, ma le sfide che l'attendono sono ancora numerose e più volte le toccherà ricominciare, guardarsi dentro, guardarsi attorno, soffrire eventi drammatici, rimboccarsi le maniche e dare ancora alla vita che pretende tanto da lei, provando almeno a mantenere quegli interessi che accendono il suo animo curioso e desideroso di nuove scoperte. In un alternarsi di luci e ombre, la risposta che cerca rappresenta un assillo che ci accomuna tutti: quando arriva il momento in cui non ci deve più sacrificare e si può finalmente ricevere dalla vita ciò che spetta; quella felicità, o quantomeno serenità, che meritiamo sia destinata anche a noi?