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Un killer professionista sta braccando la sua prossima vittima. È un uomo, lo segue nel suo girovagare notturno, ne scruta ogni movimento, in attesa del momento giusto per piantargli due pallottole in mezzo agli occhi. Non ha mai sbagliato un colpo, anzi lui gode a uccidere, lo farebbe anche se non lo pagassero un sacco di soldi. Ma forse ha aspettato troppo, e qualcuno lo ha preceduto... Un padre e un figlio, che non hanno mai saputo comunicare, durante un viaggio riescono a trovare delle risposte alle tante assillanti domande sul loro passato, anche se forse non sono quelle che si aspettavano... Cosa ricorda della propria vita chi è rinchiuso in una cella e aspetta solo di farla finita? Immagini sovrapposte di fatti accaduti, occhi di vecchi tristi, risate di bimbi, incomprensibili istantanee di un passato che non tornerà e di un futuro che non si vivrà mai. In questa serie di racconti brevi, ad accomunare le storie dei personaggi è la loro solitudine, la triste consapevolezza di essere impotenti di fronte alle conseguenze delle loro terribili azioni, che pure hanno commesso senza pentimento. La notte fa da sfondo ai loro pensieri più intimi; quando la frenesia del giorno cede il posto al buio, ogni cosa sembra avere una calma apparente, ma è proprio in questo stato di sospensione che si svelano gli istinti più brutali, inconfessabili, fino a portare a un surreale senso di pace assoluta.