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Non è del tutto pertinente definire in senso stretto "filosofia" la risultante del percorso di ricerca del Buddha. In lui non si poneva infatti la domanda sull'origine di tutte le cose, né sul concetto di Dio, e neppure era presente alcuna visione escatologica. Il suo unico scopo era trovare una Via di liberazione dalla sofferenza, e ogni sua intenzione - più che speculativa - fu essenzialmente pratica. La meta raggiunta, il suo "risveglio", non fu una comprensione, ma una realizzazione, uno stato esistenziale. Fu chi cercò di "spiegare" successivamente il processo che egli visse, che pose le basi di una filosofia "buddhista". Egli in realtà non se ne curò affatto: possiamo dire che questa fu la sua straordinaria "filosofia".