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Jane Austen rivela in questo emozionante epistolario la sua natura più intima e privata. Vengono qui raccolte oltre settanta lettere, i due terzi delle quali indirizzate alla sorella Cassandra, che coprono tutta la vita dell'autrice: dal 1796, quando Jane aveva ventun anni, fino al 1817, anno della sua morte; con una particolare attenzione al periodo successivo al 1811, anno che segna la crescente, sebbene tardiva, consapevolezza dei propri mezzi letterari. L'attrattiva di questo epistolario, di stampo quasi esclusivamente familiare, risiede proprio nella coscienza dell'autrice di essere una persona ordinaria; infatti in queste pagine emergono con tutta la loro forza elementi della quotidianità caratteristici della vita di campagna: i pettegolezzi, l'amore, i balli, le conversazioni e le letture. Spiccano inoltre la modestia e l'ironico garbo di una figlia, sorella e zia complice e devota, una donna di fine Settecento che, pur non avendo beneficiato di "una stanza tutta per sé", ha lentamente compreso il suo valore e la sua vocazione letteraria. Introduzione di Sara Poledrelli.