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«In quei giorni la paura viaggiava sulle ali del vento». È l'incipit de il Sentiero del Gigante che si snoda tra passato e presente, tra cronaca e storia, con il ritmo mozzafiato del romanzo d'azione. L'io narrante è un giornalista italiano che sbarca in Irlanda del Nord per sciogliere una specie di enigma legato alla vita di suo fratello scomparso in un incidente, e che aveva vissuto a Belfast nei primi anni 80. Era l'Irlanda dell'Ira e di Bobby Sands, l'eroe morto in prigione durante uno sciopero della fame. Marcos si ritrova invece nella grigia e inquietante Belfast della Nuova Ira, delle Repubblican Antidrugs Action Squads che danno la caccia agli spacciatori, e dei Sevizi Segreti inglesi che continuano ad agire anche dopo la fine del conflitto. Appena arrivato in città, si trova invischiato in un gioco che diventa sempre più pericoloso. A muoverne le fila, un enigmatico agente dell'MI5 e una spietata spia di origine italiana, al soldo dell'Intelligence britannica.