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"La donna fu creata dalla costola dell'uomo, non dai piedi per essere calpestata, non dalla testa per essere superiore, ma dal lato, per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta, accanto al cuore per essere amata." (William Shakespeare). Sabina ha una storia. Un passato che tutti ignorano, ma che ha segnato la sua esistenza in maniera indelebile. In un'elegante tea room la conversazione con un'amica si trasforma in un fiume in piena al quale la donna si abbandona per esserne travolta e riaffiorare, dopo aver riattraversato ogni istante della sofferenza vissuta in passato, più forte e finalmente libera dai fantasmi che la possedevano. Il componimento poetico che chiude ogni capitolo riassumendone l'essenza, imprime alla narrazione un respiro ancora più ampio.